Primo giorno di primavera, anche se l'aria gelida e addirittura la neve delle ultime giornate fanno pensare a un inverno un po' anomalo o almeno prolungato. Nonostante il clima, però, è arrivato il tempo delle uova per le oche e anche delle spugnole (che però hanno subito una battuta d'arresto causa neve) e quindi io e Mauro ci "precipitiamo" alla Quercia di Rosa dove hanno e cucinano molto bene queste due prelibatezze.
Manchiamo da un annetto, l'ambiente è identico (e va benissimo così, elegante e curato ma non pretenzioso o freddo, anzi c'è un'atmosfera calda e quasi familiare che mi piace molto), il personale è molto gentile come sempre.
Ci accomodiamo in una saletta tranquilla a un tavolino con graziosa panchetta semicircolare molto comoda e ben apparecchiato: posate d'argento, doppi bicchieri, grazioso sottopiatto in rame, fiori e candela, come dicevo l'atmosfera è calda, intima e molto accogliente.
Subito ci portano una bottiglia d' acqua frizzante, un cestino con pane e ottimi grissini e piccoli gnocchini fritti e caldi, poi due calici di vino (che alla fine diventeranno tre) di un ottimo Arnais.
Ordiniamo due bis di primi a base di spugnole: in un unico grande piatto ci vengono portate due porzioni giuste di tagliatelle e di lasagne a base entrambe di spugnole. pasta fatta in casa, morbide, cremose e delicate le lasagne, ottime e ben condite le tagliatelle, buonissime le spugnole in entrambi i piatti!
Poi ordiniamo due uova di oca, una al "naturale" e una con tartufo nero del nostro Appennino.
Le uova sono ovviamente grandissime e cotte benissimo, sembra un piatto semplice me è davvero ben cotto; il mio è generosamente cosparso di scaglie di tartufo profumato e molto buono, l'insieme è azzeccatissimo, il tuorlo dal sapore intenso invoglia alla scarpetta .
Ci facciamo tentare dai dolci scelti dal magnifico carrello: due amaretti al forno, morbidi e squisiti, un mascarpone, a sorpresa con un tocco di caffè, giallo e buonissimo e un'abbondante porzione di torta di ricotta, in realtà una zuppa inglese fatta con crema di ricotta, il dessert che ho preferito in assoluto per la sua cremosità e l'armonia dei tre sapori.
Concludiamo con due buoni caffè e un conto di 100 euro (dei tre calici alla fine me ne hanno fatto pagare uno solo, un bel gesto molto gradito), sicuramente ben spesi per un'ottima cena e una bellissima serata!
Imperdibile!!!
[maurig]
24/03/2018